martedì 22 dicembre 2015

Auguri ai Buoni e carbone ai Cattivi

12 mesi sono ormai passati, tra pochi giorni il 2015 ci lascerà con l'amaro in bocca di non aver saputo portare a noi e al nostro Paese buone nuove, arriverà poi il 2016 con tante belle promesse che come sempre spereremo siano mantenute, che dire non posso fare a meno di unirmi al vostro coro e sperare che una volta tanto le cose migliorino veramente.



Buon Natale, Buon 2016 e sinceri Auguri a tutti i buoni di cuore ed ai giusti di spirito e tanto tanto carbone a chi non sa vivere civilmente e comportarsi con rettitudine.


Graziano Cardi
Comitato Cittadino “Via Cesare Battisti”

venerdì 11 dicembre 2015

Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
è parecchio tempo che non ti scrivo, ma quest'anno ho deciso di riprendere le care vecchie abitudini che avevo da bambino.
Ti starai domandando il perché e fidati ci arriveremo, ma prima voglio raccontarti una storia:

C'era una volta un Paese, un Bel Paese, che da un po' di tempo a questa parte aveva l'impressione di trovarsi in assenza di una seria politica nazionale sull'immigrazione clandestina e che in virtù di un eccessivo, e forse sconsiderato, desiderio di accoglienza,  vedeva gli immigrati in balia della criminalità organizzata.
Quel Bel Paese, caro Babbo Natale, non aveva più adeguate risorse finanziarie, lavoro e abitazioni da offrire loro, e desiderava che gli spiegassero come fosse possibile pensare anche solo minimamente di riuscire a integrarli in modo civile in assenza di risorse primarie.
Il Bel Paese si domandava, mio caro e vecchio amico, se sarebbe stato meglio scegliere quali e quanti stranieri accettare?
Egli pensava che l'interculturalità non fosse certo un concetto sbagliato, intendiamoci, ma che, per come lo intendevano allora i suoi abitanti, purtroppo fosse solamente una pianta acerba non ancora in grado di dare frutti, e per di più che sopravviveva a discapito dei residenti.
Si domandava poi perché chi di dovere non prendesse una chiara posizione su chi non fosse ossequioso delle leggi e approdava sui sui lidi come un pirata solo per delinquere e depredare?
Certo non si poteva far di tutta l'erba un fascio e nel Bel Paese vivevano anche tantissimi immigrati degni di lode per il loro impegno lavorativo, onestà ed integrità, e ciò che lo stupiva era che non fossero i primi a sentirsi offesi da quei loro concittadini che ne minavano il buon nome.

Insomma caro Babbo Natale, ho ripreso a scriverti come facevo da bambino perché mi piacerebbe che almeno tu mi ascoltassi e che portassi a tutti questo Natale un poco di buon senso, mica tanto, ma almeno quel tanto che basta a far tornare in quel Bel Paese il vivere in sicurezza e tranquillità che da ormai troppo tempo è andato perso.

Un caro saluto dal tuo
Comitato Cittadino