mercoledì 20 maggio 2015

L'Europa e lo scoglio dell'accoglienza

Siamo tutti colpiti da queste tragedie dell’immigrazione clandestina, ma bisogna trovare il modo di impedire gli sbarchi sulle nostre coste, o meglio le partenze dall'Africa, per il bene loro e nostro, poi dobbiamo smetterla di aggrapparci all'Europa per risolvere i nostri problemi, che sicuramente non sono i loro, ben sapendo quanto scarsa sia in essi la volontà all'accoglienza, eludendo così, le responsabilità che dovrebbero assumersi i nostri politici che stanno al governo, quando invece sarebbe più facile prevenire gli incidenti, che sono la conseguenza di come viene gestita l’intera questione, sia in mare che sulla terra ferma.

Le altre nazioni Europee, continuano a rimandarci indietro i migranti che tentano di andare nei loro Paesi, adducendo come scusa, che la politica migratoria resta una prerogativa nazionale, come ad esempio si è espresso il Governo della Gran Bretagna di David Cameron, e ora come ha spiegato in modo perentorio il primo ministro Francese Manuel Valls, affossando così la fresca intesa in sede Europea sulle quote; quindi non accettano che queste problematiche vengano decise a Bruxelles, preferendo che siano i singoli Stati a decidere, se e quanti stranieri prendere, 
non come vorrebbe il nostro Governo, perché la questione delle quote è fonte di una grande confusione, e sembra che l’Europa sia sorda a questa ipotesi.

Perché continuiamo proprio noi, a sostenere questa politica dell’accoglienza quando non siamo nelle condizioni finanziarie di poterla fare? Continuando a trascurare i nostri problemi, quando siamo il Paese con il 43% di disoccupazione giovanile e milioni di persone che vivono al limite della sopravvivenza, non riuscendo a provvedere neanche a loro? Mentre il nostro Governo dorme sonni tranquilli, trattando colpevolmente tutto ciò che avviene, come fosse una questione di politica internazionale e non di sicurezza interna e ordine pubblico, contrariamente a quanto stanno facendo, invece, i nostri partner Europei!

Così facendo anteponiamo, con questa accoglienza, alle necessità dei nostri concittadini l’aggressione illecita del nostro territorio, che può essere l’origine di attentati, perché in questo momento,  ne esiste la reale possibilità, poiché assieme a questi migranti che arrivano vi possono essere dei terroristi, preparati a giungere con questi intenti in Europa; per questo dovremmo chiederci: è questo che vogliamo?