giovedì 10 novembre 2011

La Sapigni come Alemanno

Riceviamo e ripubblichiamo la lettera del sig. Andrea Rossi:

Vi propongo una citazione: (…) I risultati ottenuti dalle Forze dell’ordine dimostrano che è in atto nella città una forte controffensiva contro il crimine. Ciò dimostra che non bisogna cadere in teoremi superficiali che vogliono rappresentarci in balia della criminalità organizzata. E’ necessario dare una risposta articolata e mirata a seconda delle diverse emergenze evitando strumentalizzazioni politiche e polveroni mediatici che servono soltanto a screditare l’immagine della nostra città (…).

Direte: e dov’è la notizia? E’ il comunicato rassicurante dell’assessore Chiara Sapigni in merito alle ormai mitiche “percezioni di insicurezza” nella zona della Stazione. Sbagliato. 

E’ una dichiarazione del 2 ottobre scorso del sindaco di Roma Gianni Alemanno, il quale, costretto a dire qualcosa purchessia dopo una catena di violenze diffuse, soprusi ai cittadini, estorsioni e sparatorie, ha tirato fuori un classico, buono per tutte le stagioni: “la strumentalizzazione politica e il polverone mediatico”; ora, ringraziando Dio, ancora non siamo ai livelli da Bronx della Garbatella o di Tor Bellamonaca, ma lentamente, a forza di ignorare (in modo piuttosto irritante) le proteste degli abitanti della zona, la china verso il peggio pare non arrestarsi. Stupisce, dal punto di vista del lessico, la totale omologazione dei linguaggi di destra e sinistra quando si tratta di esorcizzare e ignorare l’evidenza dei fatti: le “insidie demagogiche” di cui ci parla la Sapigni, sono così diversi dai “polveroni mediatici” di cui parla Alemanno? Le quattro tabelline che il sindaco di Roma periodicamente sciorina in conferenza stampa, sono così diverse dai numeri sparpagliati che ci presenta con la stessa sufficienza l’assessore Sapigni?
Chiudiamo con un’altra citazione: “A nulla serve minimizzare una realtà che ci rappresenta una periferia sempre più insicura. A quella che ormai è una vera e propria emergenza si risponde rafforzando il controllo del territorio aumentando gli organici e i mezzi in dotazione alle Forze dell’ordine”. Non sono le parole del coordinatore del comitato di Via Battisti, ma quelle di un collega di partito di Chiara Sapigni, il capogruppo PD al Campidoglio, Umberto Marroni. Si possono chiedere le stesse cose di un leader del PD romano senza essere accusato di “strumentalizzazione”?
Grazie anticipate.
Andrea Rossi

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