venerdì 17 febbraio 2012

Incidente con parapiglia

È mezzanotte e 35 quando un enorme botto fa sussultare i palazzi nel raggio di oltre 350 metri dall'incrocio tra 4 novembre e via Arturo Cassoli.
Un furgone condotto da uno straniero sulla quarantina che si dichiara piastrellista colpisce in pieno una Picassò che era ferma al semaforo.
L'impatto è violentissimo tant'è che il paraurti anteiore del furgone rimane attaccato alla scocca della Picassò.
Fin qui un banale incidente se non fosse che lo straniero si dà alla fuga.
In retromarcia parcheggia rapidamente il furgone semi-distrutto e fugge nell'oscurità, visto che la zona vicina lo stadio è perfettamente illuminata.
Fortunatamente alcuni ragazzi della contrada San Giacomo, insieme ad un metronotte che era dietro al furgone, notano l'accaduto e riferiscono il tutto prima agl'infermieri del 118, intervenuti per soccorrere il ferito e successivamente agl'uomini delle volanti e della stradale intervenuti.
Lo straniero però è visibilmente ubriaco, fa fatica a reggersi in piedi e mentre gli agenti avvicinandosi lo notano in lontananza, grazie alla descrizione resa dai testimoni, lui barcolla cercando di scappare.
La scena è più da film comico che non da operazione di Polizia.
Dopo aver cominciato ad urlare in faccia ad un agente della Polizia "Maresciallo, Maresciallo" e non avendo intenzione di soffiare dentro l'etilometro ("soffio al cuore", farfuglia). Inizia lo show.
Corre via, ridendo dei poliziotti che quasi nulla, con l'attuale legislazione, possono fare per porre fine al volgare scherno, piuttosto irriverenti e offensivi sono anche gli epiteti rivolti dal presunto "piastrellista". verso gl'uomini delle FdO
"Spariate, spariate, che io adesso scappo" e così ha provato a fare, in corsa per IV novembre. Tanto che gli agenti della Polizia e quelli del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri, intervenuti successivamente, cominciano a rincorrerlo per il viale.
Scene di ordinaria amministrazione che testimoniano le profonde diversità e sono il monumento ad un'integrazione fallita e posta invece come medaglia al valore da questa amministrazione.

QUESTA SITUAZIONE NON È QUELLA CHE FERRARA SI MERITA. 


NON È QUELLA CHE IL NOSTRO PASSATO MILLENARIO (che era riuscito ad integrare le popolazioni) SI MERITA.

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